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About
Fare fotografia ha mille valenze: intima, esistenziale, reportagistica, naturalistica.
La magia della vita e la fragilità della condizione umana.
Misantropia ricorrente in relazione al comportamento complessivo della nostra specie.
La ricerca perpetua per l’avventura e la costante consapevolezza della mortalità e del limite umano.

Adoro il cinema da Hitchcock a Lumet.
Amo la musica di ogni genere.
Mi piace sviluppare e sperimentare qualsiasi nuova possibilità artistica e di vita: suonare, scrivere, calligrafare, intagliare il legno, scolpire la pietra, cucinare…
ma la mia forma d’arte preferita è la fotografia.

Più di salute, persone ed esperienze, libri, musica e film, la fotografia mi ha aiutato ad ascoltare me stesso, a dar peso al mio punto di vista, a sentirmi al posto giusto.

Tentare di sezionare le basi di una scelta creativa è un compito pericoloso che dovrebbe essere lasciato nel regno del subconscio. fluttuante.

Forse inconsciamente è il desiderio di capire e sperimentare la grandezza e l’innocenza della natura di cui gli esseri umani sono tanto parte quanto intrinsecamente separati. Un tentativo di mantenere come un bambino la curiosità e l’apertura verso il mondo, nonostante la realtà e la ragione che lavorano nella direzione opposta.

 

L’aspetto che mi affascina di più è il suo potere di denuncia.
Non è sempre necessaria una vera documentazione della realtà. Anzi mi piace la possibilità di creare un’interpretazione visivamente ricca di un momento che non è mai esistito, o solo in parte.

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